Alto Adige DOC

Arunda – Cuvée Marianna

La Cuvée Marianna è un omaggio alla donna che ha contribuito significativamente alla nascita di questa azienda vitivinicola. Un gesto d’amore, in tutta la sua eleganza.
Le uve provengono dalle zone vitivinicole di Terlano e Salorno, terroir ricchi di porfido e calcare. La cuvée si compone del 20% di Pinot Nero vinificato in bianco e dall’80% di Chardonnay vinificato in barrique. Sektkellerei Arunda è la cantina più alta d’Europa, forte dei suoi 1200 m s.l.m.. Arunda produce solo spumanti Metodo Classico selezionando le uve nei terroir più vocati della regione.
Vino da consumarsi preferibilmente ad una temperatura tra 6 e 8 °C.

CHF 32.00

Nazione

Regione

Vitigno

,

Denominazioni

Durata affinamento

Annata

Gradazione alcolica

Dosaggio

Dolcezza

Contenuto

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Caratteristiche del vino

Degustazione

Colore giallo paglierino carico e brillante con evidenti riflessi dorati. Il perlage appare nel bicchiere vivace e continuo. Al naso è complesso. Apre immediatamente su note terziarie di noci, di burro e di vaniglia. Seguono note di frutta fresca come albicocca e pesca ed una bella freschezza agrumata. Chiude il quadro olfattivo un piacevole sentore di frutto rosso che ricorda la fragola. Un bouquet particolare, molto elegante e ricercato. In bocca il sorso è cremoso ed ampio. Ottima sapidità che rende il vino armonico ed equilibrato. Lunga persistenza.

CIBO-VINO

Abbinamento

Ideale da sorseggiare in ogni momento della giornata, sia da aperitivo che a tutto pasto. Ottimo con ogni piatto a base di pesce, carni bianche e formaggi di media stagionatura.

CANTINA

Produttore

La storia della Cantina Arunda comincia nel 1979, anno in cui Josef Reiterer avvia la produzione di diecimila bottiglie di spumante nel cuore dell’Alto Adige, epoca in cui nessuna cantina della zona ne produceva in modo esclusivo. Questa particolarità ha determinato fin da subito il successo della Cantina Arunda che concentra la propria produzione seguendo il metodo classico di rifermentazione di ogni bottiglia attraverso l’introduzione di zuccheri e lieviti selezionati. Sebbene, sulle prime, Josef fosse più orientato a costruire una distilleria dovette sottostare al volere della moglie Marianna. La sua giusta intuizione ha dato vita a una produzione che unisce tradizione e modernità. Ancora oggi Reiterer racconta scherzosamente: “Si sa, le donne preferiscono le perle: e Perlage fu!”

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