Questo vino si inserisce, a fianco del Barolo, tra i grandi vini della produzione italiana. L’antico borgo del paese omonimo sorge in cima a una collina vicino ad Alba, in provincia di Cuneo, già abitato dai romani oltre duemila anni fa dove, presumibilmente, furono impiantati i primi rurali vigneti andati poi persi nel corso dei secoli. La produzione di questa DOCG è come un principe sfarzoso, magnifica declinazione dell’uva Nebbiolo che appare per la prima volta su richiesta del Generale De Melas il 4 novembre del 1799. Il disciplinare di produzione prevede che il Barbaresco debba essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno due anni e conservato per almeno un anno in botti di rovere o di castagno.
Vino da consumarsi preferibilmente ad una temperatura tra 14 e 18 °C.